Rappresentanza legale a Roma
Il servizio di rappresentanza legale
Non è sempre possibile curare personalmente al meglio tutti i propri interessi, specie nell’esercizio di un’attività economica, onde, può essere necessario o semplicemente opportuno farsi sostituire da altri soggetti. In questo caso, si delinea quindi una dissociazione tra l’autore formale dell’atto compiuto e il titolare materiale dell’interesse realizzato, sicché il soggetto che agisce giuridicamente (c.d. sostituto) soddisfa un interesse non proprio, ma di altro soggetto interessato (c.d. sostituito).
Quando poi alla cura dell’interesse altrui, si accompagna anche la spendita del nome altrui (cd. esercizio del “potere di firma”) si costituisce un rapporto rappresentativo, sicché il rappresentante agisce non solo nell’interesse altrui, ma anche in nome altrui.
In linea di principio, la rappresentanza può essere legale quando indica un’investitura di funzione rappresentativa disposta dalla legge (genitori per i figli; eccetera…) o volontaria quando, al contrario, l’attribuzione di potere rappresentativo deriva da parte del soggetto sostituito (incarico giudiziario all’avvocato; amministratore per l’impresa; amministratore del condominio; eccetera…). Inoltre, è eventuale quando indica un’investitura di funzione rappresentativa disposta facoltativamente (mandato al compimento di un atto negoziale; rappresentanza in sede assembleare; eccetera…), ovvero obbligatoria quando, al contrario, l’attribuzione di potere rappresentativo deriva da parte del soggetto sostituito è inevitabile perché può agire solo tramite il sostituto (incarico giudiziario all’avvocato; genitori per i figli; amministratore per le imprese; amministratore del condominio; eccetera…).
In ogni caso, l’avvocato non ti sostituisce solo davanti ad un giudice, ma te ne puoi servire ogni volta che reputi opportuno delegare qualsiasi confronto diretto.